Michelangelo Merisi detto “Caravaggio”

2 ipotesi

  1. Nacque intorno al 1570, proprio a Caravaggio località vicino Milano (da cui l’origine del soprannome)
  2. Secondo altri però, a causa di un documento ritrovato recentemente, il pittore nacque a Milano (secondo appunto il suo certificato di nascita) e gli viene dato questo soprannome perché il padre lavorava nelle terre del marchese di Caravaggio.
    Vita
    Si forma presso la bottega del pittore Simone Peterzano a Milano
    Aveva un carattere burrascoso e ribelle che nel 1590 lo costrinse ad andare a Roma dove entrò a far parte della bottega del Cavalier D’Arpino, maggiore artista a Roma in quel momento. Esso non riconosceva il talento dell’emergente artista e relegava Caravaggio alle pitture da camera e alle nature morte.
    Nuovo stile→ natura morta, in cui la figura umana è completamente assente e protagonisti del dipinto sono oggetti, fiori o frutta.
    Poi però il Cardinale del Monte vide il talento di Caravaggio e lo invitò al suo palazzo dandogli uno stipendio e mettendolo il contatto con tutte le famiglie aristocratiche, per le quali realizzò opere religiose e non, tra cui molti ritratti.
    Nel 1600 uccide un uomo ed è quindi costretto a fuggire perché il Papa lo condanna a morte. Quindi responsabile di un omicidio durante una rissa e condannato a morte, dovette sempre fuggire per scampare alla pena capitale.
    Tra le varie tappe in cui fuggì, ci fu malta, dove diventò cavaliere di Malta (titolo che gli faceva ottenere l’immunità)
    Sempre in questa città sfida a duello e uccide un cavaliere superiore rispetto al suo basso rango. Viene quindi condannato e imprigionato nella fortezza di Malta, da dove riesce a fuggire con l’aiuto di qualcuno, prima a Messina (Sicilia) e poi a Napoli. Morirà di malaria del 1610.
    Caravaggio sviluppa un linguaggio innovativo che influenza l’arte della sua epoca e quella successiva. Anche per questo motivo Caravaggio è considerato interprete della controriforma di Malta.
    Stile
    Realismo di Caravaggio→ rivoluzione artistica che vuole superare le forme del manierismo romano e rinnegare tutte le formule dei maestri del passato favorendo un approccio più intimo e diretto con la realtà priva di qualsiasi enfasi retorica.
    Tensione etica → non vuole raggiungere un ideale di bellezza come in precedenza ma vuole cogliere gli aspetti piu veri della realtà, che sono carichi dal punto di vista religioso e morale.
    Senso del dolore presente→ senso umanità umile e dramma della sua stessa tormentata vita
    Caravaggio dipinge non per decorare ma per comprendere e fare della pittura uno strumento autentico.
    Infatti per lui dipingere è giocare in prima persona.
    Mira ad una rinascita a partire dal basso, usando i suoi dipinti per evidenziare in modo particolare il binomio umiltà e carità
    Caravaggio darà il volto di gente del popolo che vive ai margini della società ai soggetti religiosi dipinti→ prostitute per il volto della vergine e amici di serate per il volto dei santi
    Questo pittore esprime la realtà così com’è
    Primopiano→ antipresente
    L’osservatore non contempla solo l’opera poiché partecipa esso stesso al dipinto perché è parte integrante di quella realtà.
    Realismo etico→ la bellezza risiede in ciò che la natura ha creato, quindi potevano essere rappresentati anche soggetti/oggetti brutti
    Elemento del linguaggio visivo piu importante per Caravaggio→ Luce
    Essa crea forti contrasti luminosi, esalta le figure in modo violento e drammatico trascendendo una visione realistica, un senso di profondità e una potenza plastica ed espressiva.
    No luce naturale ma fonti luminose come riflettori che con luci radenti evidenziano gli oggetti e gli aspetti piu importanti che lui vuol far venir fuori mentre tutto il resto è in ombra.
    La luce ha valore simbolico, rende visibile e reale e contrasta sulle tenebre → espressione divina + espressione della luce spirituale sulle tenebre (contrasto vita/morte)
    Spesso i suoi dipinti erano considerati falsi a causa della luce non naturale e troppo studiata.
    Dipingeva sia soggetti sacri che profani. Tuttavia la pittura sacra era lontana dalla pittura devozionale dei periodi precedenti, infatti è la rappresentazione di un dramma che coinvolge l’umanità nelle sue miserie. Il divino si manifesta quindi come sublimazione della loro stessa vita di dolore e come rivelazione del suo profondo valore morale.
    Caravaggio esprimeva il suo concetto di religione come chiesa degli umili (rappresentandolo attraverso crudo verismo e umiltà nei suoi dipinti), motivo per cui numerose opere vennero addirittura rifiutate dai committenti.
    Altri elementi del linguaggio visivo
    Volume e spazio
    Entrambi sono determinati dai contrasti chiaroscurali che esaltano la plasticità dei corpi e sottolineano aspetti dinamici e profondità spaziale.
    Colore
    Colori decisi-violenti-profondi, contrasti di tonalità scure e cupe, evidenti tonalità rosse e bianche
    Composizione
    presenti delle geometrie molto evidenti, spesso nell’asse centrale della composizione, altre volte figure triangolari evidenti.
    OPERE:
    Ragazzo con canestra di frutta:
    Roma, galleria borghese
    E’ un’opera particolare che riguarda il periodo iniziale di Caravaggio
    Viene rappresentato un fanciullo con una canestra piena di frutta
    Prende in pieno il genere artistico della natura morta per la presenza di frutta e foglie secche
    Tuttavia dipinge sia la figura (che solitamente non è inclusa nello stile della natura morta) sia la natura morta stessa.
    Per caravaggio non esiste differenza nel dipingere figure o natura morta.
    La figura è rappresentata a mezzo busto con il volto incorniciato da una chioma bruna, gli occhi malinconici e un cesto di frutta in braccio che copre per intero il resto della figura
    valore simbolico della frutta bacata e delle foglie appassite → si fa riferimento alla caducità delle cose (tutto ha un’inizio e una fine)
    Figura facilmente identificabile → Minniti = modello che utilizza caravaggio
    Fanciullo→ l’atteggiamento quasi che sfiora l’erotismo, fa sì che l’opera riporti alla tematica dell’amore in particolar modo al cantico dei cantici, infatti il giovane potrebbe essere la personificazione dello sposo e quindi l’allegoria di cristo fanciullo portatore degli amori.
    canestro con i frutti→ frutti della grazia divina (secondo quanto detto prima)
    sacro e profano insieme → mix
    Sempre presente la ricerca verso temi morali e letterari adattati ad un’ elite di colti prelati e raffinati uomini di cultura, che apprezzano questa indagine che l’artista fa della realtà elaborando concetti simbolici tramite analogie e contrapposizioni.
    Tutti i quadri del periodo iniziale sono realizzati allo specchio ed esprimono temi di carattere mitologico e allegorico a volte secondo gli schemi del classicismo.
    Fanciullo/ragazzo morso dal ramarro:
    Come tutte le opere del primo periodo dell’artista, è una tela eseguita allo specchio, con l’utilizzo della tecnica dell’olio su tela.
    3 ipotesi per la collocazione:
     Firenze, fondazione Longhi, la più accreditata
     Firenze galleria degli uffizi
     National Gallery
    Viene rappresentato un ragazzo che viene morso da un ramarro, il quale si nasconde dietro a delle bellissime ciliegie → allude che il male e l’insidia di può nascondere dietro le cose belle (inattenzione)
    Quest’opera dimostra che natura e realtà si possono caricare di significati.
    Il dolore del ragazzo diventa monito del piacere.
    E’ presente il solito riferimento alla caducità delle cose e della vita.
    Particolare minuzia nel rappresentare l’espressione volto con ciglia aggrottate.
    Nella parte inferiore → fiori, frutti e ramarro (riflesso nella superficie trasparente del vaso di fiori).
    Ciò che determina la costruzione dell’immagine è la luce, la quale definisce la figura grazie al chiaroscuro.
    Secondo alcuni→ opera realizzata come istantanea fotografica, come se il dolore fosse sempre inaspettato e nascosto nella bellezza della natura e della vita
    Viene rappresentato il movimento che scaturisce subito dopo essere stato morso.
    Virtuosismo
    Vaso con acqua → si riflette l’ambiente e l’architettura (finestra) + gocce di rugiada nell’acqua + brina che si forma su fiori e foglie
    Aspetto effeminato del ragazzo (→ rosa in mezzo ai capelli, spalla scoperta) → non piacque perchè è come se avesse rappresentato in entrambi i ragazzi (considerando anche il ragazzo con canestra di frutta) il suo amante mostrando la sua omosessualità quindi ciò fece scaturire polemiche varie
    Canestra di frutta:
    Collocazione → Pinacoteca ambrosiana
    Genere→ natura morte
    Data → 1599
    borromeo Milano (?)
    Da notare l’attenzione che caravaggio fa nel descrivere gli elementi rappresentati: tutti gli elementi vengono infatti rappresentati con estremo realismo. Sono presenti tra le altre cose delle foglie avvizzite, una mela bacata ma lucida, dei fichi con buccia ruvida e rugosa.
    Con grande perizia Caravaggio rappresenta le venature della mela e crea una sorta di patina sui chicchi d’uva. Realizza frutti sia rigorosi che rovinati.
    Presente il riferimento alla caducità delle cose e della vita → allusione alla morte.
    La composizione di quest’opera è un capolavoro assoluto.
    Il cesto è posto leggermente sporgente rispetto al bordo del tavolo:
    → Lo sfondo è monocromo apposta realizzato per far spiccare la frutta rappresentata.
    Tuttavia Caravaggio temeva che il cesto di frutta si perdesse nello sfondo, allontanandosi dall’osservatore. Questo è il motivo per cui fa sporgere il cesto dal tavolo, in particolare sporgendolo verso l’osservatore e avvicinandolo a lui. Sembra quindi quasi che il cesto casca addosso all’osservatore. Inoltre tutto il canestro è iscrivibile in un semicerchio che ha il diametro dato dal tavolo. Tutto ciò ci fa capire che è un dipinto ben studiato.
    L’osservatore viene colpito soprattutto da questa meticolosità al vero e dall’attenzione che caravaggio presta ai particolari→ tutto ciò che c’è in natura deve essere rappresentato con fedeltà non esistono dipinti di serie A e di serie B.
    Bacco di Caravaggio:
    Galleria degli uffizi, Firenze – olio su tela, 1596
    Quest’opera venne commissionata dal cardinale Francesco del Monte, il quale voleva darla a Federico de Medici per il figlio Cosimo II de Medici.
    Caravaggio utilizza il suo solito modello Minniti, per realizzare il ragazzo raffigurato.
    Utilizza quindi una figura reale umile per rappresentare il dio Bacco.
    Non più una figura classica idealizzata ma un semplice ragazzo di strada che identifichiamo nel Bacco perché ha una corona di vite intorno alla testa e un calice di vino in mano.
    Nel calice il vino crea sorte di onde→ tremore non fermezza
    Nella caraffa lo stesso caravaggio si ritrae, si dipinge nel riflesso del vino.
    In basso→ natura morta
    Frutta→ pesca marcia, mela bacata, mela ammaccata, melograno
    Estremo realismo → mani con unghie sporche
    Il dipinto non fu apprezzato a causa della volgarità, delle mani sporche e frutta amareggiata, del modello non nobile (non apprezzarono gli occhi).
    Critica→ “un ubriaco vestito da dio romano”
    Nella mano del Bacco vi è un drappeggio nero → chiave di lettura: simbolo di morte
    Infatti l’opera venne commissionata da un religioso (cardinale).
    Nonostante si abbia un’immediata lettura profana è quindi nascosto un significato sacro, ovvero il fiocco nero che simboleggia la morte e il melograno (simbolo passione e resurrezione di cristo) con la frutta decomposta e foglie secche (=morte)
    Inoltre il vino nel cali:ce e la caraffa di vino simboleggiano il sangue del cristo.
    La fuga in egitto:
    Roma, Galleria Doria
    Uno dei pochi paesaggi rapp da caravaggio
    Protagonisti sono i componenti della sacra famiglia (→ san giuseppe madonna e gesù bambino).
    Fiasca all’estrema sinistra, sacco gonfio, oggetti di un viandante → rappresentano l’umiltà con cui viveva la sacra famiglia. In questo modo un evento sacro viene trasportato nella quotidianità.
    Giuseppe= viandante con la sua famiglia.
    Nell’asse simmetrico al centro viene raffigurato un angelo (di spalle all’osservatore).
    L’opera dimostra che divino e reale convivono.
    Tutte le figure sono inserite nel paesaggio (i colori del quale sono realizzati con tonalità che vanno dai verdi ai bruni ai gialli→ atmosfera autunnale).
    Manto verde della vergine → passaggio graduale del verde in primo piano agli azzurri e verdi del paesaggio.
    Angelo→ ali= tonalità scure, resto= tonalità chiare.
    L’opera è caratterizzata da una lettura immediata e una composizione semplice.
    Lo spazio è realizzato secondo piani paralleli dove si identificano le figure attraverso la luce molto chiara che si diffonde dolcemente sui volti e modella il corpo dell’angelo esaltando i particolari delle ali e del manto.
    La madonna, rappresentata con i capelli rossi, si accovaccia al bambino ed è leggermente in avanti→ posizione instabile
    L’angelo invece sta per suonare il violino→ violino= simbolo di ristoro
    L’angelo ha quindi questa funzione di allietare il riposo dei personaggi rappresentati.
    Giuseppe tiene lo spartito perché il suo ruolo è di custode dell’incolumità della sua famiglia, deve vegliare il sonno ristoratore della vergine e del bambino
    Giuseppe inoltre viene rappresentato dignitoso che ispira profondo rispetto
    Da notare l’occhio vigile nero profondo dell’asino rappresentato in fondo al dipinto.
    Intorno alla vergine vi sono la canna, l’alloro, il cardo, il tasso barbasso, che richiamano tutti alla morte e risurrezione di cristo.
    Alcuni studiosi hanno interpretato lo spartito musicale → corrisponde a una musica dedicata alla vergine scritta da un fiammingo nel 500.
    Capelli rossi della vergine → riferimento al cantico dei cantici in cui si dice che i capelli della madonna sono rossi perché porpora era il colore aulico del re
    Sono presenti dunque riferimenti letterari che ci danno un’interpretazione del dipinto.
    La maddalena penitente:
    il nome è stato dato secondo alcuni storici dopo che caravaggio l’abbia realizzata
    Caravaggio anche qui è rivoluzionario nel suo linguaggio visto che crea una maddalena completamente nuova nella sua iconografia
    Solitamente veniva rappresentata con i capelli biondi e un espressività e gestualità molto accentuata.
    Invece qui viene rappresentata una giovane donna che sta piangendo→ grandezza dell’artista nel rappresentare le lacrime sulla guancia.
    Vestito molto importante e ricco con vestito di seta ricamato.
    Sull’estrema sinistra vengono rappresentati dei gioielli spezzati e un ampolla con olio
    Viene rappresentata nel momento in cui da peccatrice si pente dei propri peccati (testimonianza sono i gioielli spezzati) e poi diventa santa e beata
    Nello stesso tempo caravaggio attraverso la luce fa emergere la maddalena dal fondo ed evidenza ciò che per lui è importante mentre il resto è nell’oscurità.
    Giuditta e oloferne:
    Molto spesso nell’arte come soggetto visto che è molto amato (es. Klimt dedica a loro due opere)
    Giuditta non accetta che la sua terra venga occupata dal generale oloferne
    Allora entra nella sua tenda e in un momento in cui è disarmato e rilassato Giuditta gli taglia la testa con un coltello
    Caravaggio non minimizza idealizza o maschera l’omicidio ma ne rappresenta tutta la violenza con estremo realismo. Tutto l’orrore della scena è riflesso nel volto della serva con il volto spaventato. Quello che poi causò scandalo fu sicuramente la figura della donna poiché aveva dato il volto di un’eroina ebrea ad una famosissima prostituta di Roma che tutti conoscevano: Fillide Melandroni. Giuditta in tutti i dipinti precedenti era un’eroina che salvava il proprio popolo mentre ora aveva il volto di una prostituta.
    Il drappeggio rosso è simbolo di violenza e spesso verrà rappresentato come se fosse un sipario.
    La luce evidenza il volto sofferente di oloferne e il gesto che compie Giuditta.
    CAPPELLA CONTARELLI:
    san luigi dei francesi roma
    Commissiona a Caravaggio tre tele che dovevano in qualche modo rappresentare la vocazione di san matteo, san matteo con l’angelo e il martirio di san matteo.
    Vocazione di san Matteo:
    viene rappresentato il momento in cui il cristo e san pietro entrano in un’osteria e chiamano a sé san matteo, il quale era un esattore delle tasse e infatti con l’indice indica se stesso incredulo della chiamata
    due ragazzi si rivolgono al cristo e altri che continuano a contare il denaro
    fa riferimento al libero arbitrio (accettare la parola di dio e la salvezza o meno)
    la composizione è divisa in due gruppi
    uno intorno al tavolo in cui i personaggi sono vestiti con abiti 600eschi e cappelli piumati
    mentre cristo e san pietro hanno abiti del proprio tempo
    contestualizzare l’evento sacro nella quotidianità dei tempi di caravaggio
    la luce proviene dall’uscio della porta da dove sono entrati san pietro e il cristo
    non è una luce naturale ma sembra un riflettore che arriva sulla gestualità del cristo sui volti e sulle figure
    sopra luce opaca che non emana nulla
    luce è simbolica perché allude alla chiamata di dio quindi è come se venisse emanata dalla figura di cristo che chiama e che quindi esprime questo raggio di dio. La luce rappresenterebbe la volontà divina
    Era sul punto di non essere accettato ma poi caravaggio aggiunge un aureola intorno alla figura del cristo e secondo una radiografia anche san pietro fu aggiunto successivamente.
    La figura di San pietro allude al luogo di mediazione tra il mondo divino e il mondo reale. In realtà la figura di san pietro che venne aggiunta dopo aveva un suo significato.
    Religiosità del tutto nuova che aveva Caravaggio→ cristo figlio di dio che si reca in posti dimenticati tra gli umili ai margini della società.
    Tutta la composizione è divisa in due fasce
    fascia inferiore occupata dalle figure
    fascia superiore vuota con raggio di luce e finestra
    le pennellate sono accostate in modo da avere una gradazione dei colori
    predominanti: rosso ocra marrone giallo bianco
    San matteo con l’angelo:
    Prima versione:

    Venne rifiutata e durante la seconda guerra mondiale venne distrutta
    San matteo viene rappresentato con una tunica corta (veste data alle persone povere che vivevano negli ospizi)
    rappresentate le gambe accavallate e si vedono i piedi rozzi e zozzi
    fisicità dell’angelo che guida la mano di san matteo per scrivere il vangelo → sottolinea la sua ignoranza
    inoltre san matteo non ha l’aureola
    Seconda versione:
    San matteo viene rappresentato inginocchiato su uno sgabello e porta una tunica lunga con sopra un mantello di color porpora (simbolo di importanza e di potere) anche qui viene rappresentato scalzo ma senza gambe accavallate e i piedi sono marginali
    L’angelo non viene rappresentato vicino al santo ma appare in alto e si crea un legame attraverso gli sguardi e guida san matteo ma senza quella fisicità evidente
    ha l’aureola
    la luce evidenza san matteo ma anche l’angelo
    non si interessa all’ambientazione esterna che è nel buio
    Martirio di san Matteo:
    al centro viene rappresentato il carnefice nudo in tutta la sua potenza fisica mentre sta uccidendo e martirizzando san matteo
    il tutto avviene in una chiesa (si vede l’altare)
    la mano di san matteo è volta a prendere la palma portata dall’angelo che simboleggia l’accettazione del martirio del santo.
    Si crea una sorta di vuoto al centro in quanto tutti con espressività differenti inorridiscono guardando la scena (es bambino che scappa). Si crea così un vuoto circolare.
    La circolarità è espressa anche con la luce.
    Il santo è a terra nel momento del martirio con carnefice che lo tiene per il braccio → come se ci fosse un legame tra l’angelo il carnefice e il santo. E’ come in realtà se sono legati da questo rapporto. Gli altri personaggi attorno alcuni sono vestiti con abiti 600eschi e sono rappresentati in uno spazio che ricorda le rappresentazioni teatrali.
    La luce viene da sinistra e dall’alto e squarcia le figure
    il taglio dell’inquadratura è un taglio scenografico
    diagonali date dall’angelo e dal carnefice e dal braccio del santo e del carnefice
    San matteo che subisce il supplizio sembra in secondo piano e il protagonista della scena diventa il carnefice che uccide il santo e inorridisce le persone
    Sono state fatte tre versioni:
    le prime erano più legate alla tradizione classica ma infine fu scelta questa versione
    ciò che lega tutti questi elementi diversi è la luce.
    Viene rappresentata la figura di caravaggio che si autoritrae in questo momento e in questo modo autentifica il suo lavoro ed è partecipe di questo martirio
    Angelo che porge la palma del martirio in realtà è come se rivelasse la presenza divina dell’evento
    Il fatto che ci siano personaggi vestiti con abiti contemporanei a caravaggio → presenza divina nella realtà attuale del tempo.
    La cappella cerasi:
    si trova a Roma nella chiesa di santa maria del popolo
    tiberio cerasi era il tesoriere del papa e amico del cardinale borromeo e chiese proprio a caravaggio di realizzare le due tele: la crocifissione di san pietro e la conversione di san paolo
    poi ce un quadro di annibale carracci in cui viene rappresentata l’assunzione
    in realtà queste opere non erano olio su tela come queste versioni
    ma erano olio su tavola (le prime versioni)
    tavole di cipresso
    borromeo diede totale libertà
    8 mesi da quando gli venne data la committenza
    i dipinti realizzati da caravaggio la prima versione non vennero appesi nella cappella ma sostituite dalle due tele
    le due tavole originali furono rifiutate dagli eredi del cardinale cerasi che si rifiutarono di inserire le tavole quando cerasi era morto e obbligarono C a realizzarne una seconda versione
    l’originale della crocifissione di san pietro è andata dispersa mentre la seconda versione è stata realizzata intorno al 1603/4 ed è un olio su tela
    rappresentato il momento in cui si crocifigge san pietro a testa in giù perché esso si riteneva indegno di essere crocifisso come cristo quindi chiede esplicitamente di esserlo a testa in giù
    san pietro già inchiodato e la croce è tirata su dai carnefici
    la figura di san pietro con l’asse della croce genere una diagonale che rappresenta la linea forza di tutta la composizione
    il carnefice con tutta la sua forza issa la croce che poi è innalzata dagli altri
    espressione sofferente umana ma consapevole di un san pietro invecchiato con la barba bianca
    coperto da un drappo bianco che evidenzia il corpo ormai non più giovane
    capo appena sollevato
    occhi stupiti ed impauriti
    volontà di caravaggio di realizzare i corpi tagliati in modo da creare uno scorcio prospettico
    cura dei dettagli fortissima
    pietre realizzate con estremo realismo
    piedi nudi e sporchi del carnefice
    la scena è inquadrata da vicino
    sembra che il dramma si stia svolgendo davanti all’osservatore
    tonalità scure fanno risaltare i colori verdi e rossi delle vesti dei carnefici
    san pietro è realizzato con toni ocra e marroni come quelli della croce e gli accenni bianchi sono dati da drappo e barba
    le pennellate sono realizzate per evidenziare passaggio luce ombra
    contrasto netto tra il buio del fondo e luminosità centrale per evidenziare ancora di più il supplizio del santo
    la luce evidenzia i muscoli delle braccia e delle gambe e le pieghe delle vesti
    è la luce che da plasticità ai corpi ma non da la profondità spaziale, la quale è data da come è strutturata tutta la composizione del dipinto la quale si sviluppa secondo un intreccio di diagonali in cui sono inserite tutte le figure
    composizioni di rapporti bilanciati tra linee oblique date dalla croce dalle corde e dai corpi
    sono presenti anche linee curve come quella del carnefice accovacciato
    le linee curve sono quelle che danno movimento
    in questa composizione vi è un gioco del bilanciamento dei pesi che suggerisce lo sforzo fisico e il movimento dei carnefici
    il fatto sacro è raffigurato come un evento di umile vita che si svolge nella tragica lentezza
    quello che si percepisce infatti è lo sforzo che fanno i carnefici nel sollevare il corpo di san pietro
    composizione luce e colori convergono tutti nel determinare un’atmosfera drammatica
    ciò è possibile grazie al virtuosismo di caravaggio
    non vuole rappresentare l’evento sacro di per sé ma la fatica che compiono i carnefici e l’omicidio che sta accadendo. Non cerca di nobilitare ciò che sta accadendo ma rappresenta l’omicidio di un innocente ucciso dalla crudeltà umana in modo crudo.
    luce è simbolo di grazia divina che non a caso colpisce san pietro e la croce ma anche i carnefici come se volesse perdonarli per ciò che stanno commettendo.
    La conversione di san paolo (su tavola, prima versione)
    La prima è una pittura su tavola che si trova a Roma
    viene rappresentata l’episodio degli atti degli apostoli
    san paolo viene folgorato lungo la via del damasco e cade a terra dal cavallo
    angelo adolescente che piomba dall’alto della scena
    movimento dell’adolescente che compie questo gesto corrisponde il gesto del vecchio disorientato che punta la sua lancia contro un nemico invisibile che è la luce divina
    il cavallo è imbizzarrito
    san paolo viene rappresentato con le mani che si copre il volto perché la luce divina farà diventare cieco san paolo
    rifiutata forse perchè il corpo di san paolo era rappresentato troppo vigoroso e atletico
    cristo irruento che viene fuori e spezza il ramo di una pianta che si fionda sulla scena→ troppo irruento ed anch’esso atletico
    non piacque questa versione e ne fanno un altra
    seconda versione
    olio su tela nella cappella cerasi
    no cristo no angelo
    san paolo che cade a terra
    non si copre il volto con le mani
    a terra sono rapp le armi con cui prima martirizzava i cristiani
    il cavallo occupa la maggior parte del dipinto
    cavallo che alza la zampa pur di non colpire il suo padrone
    stalliere che leva le briglie al cavallo e ignaro di ciò che sta avvenendo
    rapporto più intimo
    grazia divina espressa dalla luce
    da delle radiografie pare che sulla parte alta vi era una scritta (vero nome di paolo=saulo)
    poi ci sono stati dei pentimenti da parte dell’artista che la copri
    manca il figlio di dio padre che era invece presente nella prima versione
    Deposizione
    pinacoteca vaticana
    olio su tela del 1603
    venne realizzata per papa gregorio tredicesimo
    viene rappresentata la deposizione del cristo in cui vediamo dei personaggi che sono riconoscibili
    nella scena viene rappresentato cristo che costituisce il centro prospettico
    cristo è quasi orizzontale e rapp in piena luce
    braccio che cade a terra toccando la pietra del sepolcro
    c’è un’influenza notevole nel cristo e la posizione del braccio della pietà di michelangelo.
    sembra che lo spigolo venga verso l’osservatore
    sx persona con volto in ombra
    in primo piano con gambe robuste e scalzo guarda l’osservatore, per legare il dipinto con la realtà
    dietro all’uomo ci sono delle donne disperate: maria che vuole allungare la mano per dare un’ultima carezza a suo figlio, dall’altra parte altre donne tra cui una con le braccia alzate che rapp la maddalena
    drammaticità e monumentalità dei personaggi che accompagnano cristo nel sepolcro
    corpi realizzati con una volumetria possente
    immediatezza delle figure
    grazie alla luce sono espressive le figure
    evidenzia uno a uno i protagonisti con la luce
    il contrasto luce ombra è violento e deciso no passaggio graduale
    composizione si sviluppa secondo una linea di forza discendente a spirale
    è una composizione strutturale che parte dalle braccia alzate e finisce nel drappeggio del lenzuolo funebre
    Questo ritmo discendente diagonale è interrotto solo dall’elemento dell’arco che determina il corpo del cristo
    il movimento è determinato dall’inclinazione delle figure e dalla luce
    la pietra del sepolcro ha una sua simbologia: rapp le fondamenta della chiesa e sotto di esse sono rapp delle piante che sono a loro volta simbolo di resurrezione
    colore corposo e profondo
    confronto con il cristo morto di giotto (cappella scrovegni a padova)
    maddalena disperata che piange in contrasto con quella penitente già realizzata dall’artista
    piante in basso → pianta del tasso barbasso che è simbolo di resurrezione
    figure: vergine maria con le braccia aperte che cerca di abbracciare il figlio, maria di cleofa, maddalena, cristo + figure maschili (non certe) GIuseppe di arimatea e nicodemo oppure Giovanni
    La morte della vergine
    Louvre
    Prese come modella una prostituta per la vergine
    La natura divina viene meno e ciò che viene rappresentato è il dolore umano per la perdita di una persona che hanno amato tantissimo
    Maddalena accovacciato
    vergine posizione delle mani particolare: una sul ventre che allude alla nascita di cristo mentre l’altro braccio steso indica la croce ovvero la morte del figlio. Ogni discepolo ha un atteggiamento diverso, individualità dell’espressione del dolore.
    Nulla di austero.
    Colore dominante= rosso, sia per la veste della vergine sia la parte superiore come fosse un tendone per la scena teatrale
    questo drappeggio rosso secondo alcuni storici indica la violenza della morte.
    le figure sembrano uscire da questa oscurità
    luce utilizzata per evidenziare i particolari
    Quadro rivoluzionario
    Le 7 opere della misericordia
    Caravaggio aveva ucciso un uomo e il papa stanco del suo comportamento nonostante pensava fosse di grande talento. Quindi il papa lo condannò a morte. Degli amici lo aiutarono a fuggire, tra cui a Napoli. Ogni località dove andava veniva richiesta un opera.
    Dare da bere, dare ospitalità, dare da mangiare, seppellire i corpi, dare del vestiario
    opere per la chiesa della misericordia a Napoli
    Viene rappresentato di Pero che dà da mangiare agli affamati. Secondo la mitologia Pero allatta e nutre suo padre che era in prigione.
    Sansone che beve dalla mascella ..? … rappresenta il dare da bere.
    LA parte in alto venne aggiunta successivamente
    Per paura che il dipinto venisse rifiutato, aggiunge vergine e angeli
    LA luce proviene dall’alto e irradia tutti i personaggi ovvero le 7 opere della misericordia
    Quest’opera venne subito accettata una volta che vennero inserite le figure religiose
    Caravaggio fuggi dopo a Malta e entrò nell’ordine dei cavalieri di malta e ottenere così l’immunità. Tuttavia sfida un cavaliere di un ordine superiore e lo uccide. Viene incarcerato ma fugge di nuovo grazie ad un caro amico.
    A malta troviamo la decollazione del battista
    Rappresenta quando erode per volere di Salomè chiede la testa del battista
    Momento in cui battista viene decapitato
    carnefice che compie il gesto con lentezza per rappresentare la violenza e la brutalità
    ancella che porta il vassoio deve porterà la testa del battista
    in alto a testa prigionieri che osservano la scena
    figura della persona anziana importantissima visto che è l’unica che capisce l’orrore e la brutalità della scena, con gestualità porta le mani al volto
    L’artista non si rappresenta ma si firma nel sangue del battista con il proprio nome
    unico dipinto in cui Caravaggio autografa il quadro
    Dopo si sposta in Sicilia dove realizza la resurrezione di Lazzaro.
    Opera che ricorda un evento religioso che conosciamo
    Gesù risuscita Lazzaro
    Gesù viene rappresentato con la stessa gestualità della vocazione di san Matteo (quando entra nell’osteria e chiama a se Matteo)
    Tutta l’opera si svolge su una diagonale determinata dalla figura del cristo
    braccia aperte alludono alla crocifissione e quindi destino di cristo
    realismo nel rappresentare il corpo morto in fase di putrefazione
    Nel corpo sono presenti questo deperimento delle carni che vengono rappresentate
    lo stesso caravaggio si rappresenta per testimoniare il miracolo (figura sull’estrema sinistra)
    L’atmosfera è fusca e la luce rarefatta
    i contorni delle figure sono frammentati
    i tocchi di luce servono per far vibrare il corpo
    Dalla sicilia caravaggio vuole tornare a …?
    il papa gli aveva mandato l’amnistia
    aveva già ricevuto la grazia
    ma morì di malaria
    parti dalla sicilia con una barca di opere che però non vennero più ritrovate
    davide e golia
    caravaggio si rappresenta nel volto di golia
    davide simbolo razionalità
    Si rappresenta ferito con volto segnato dalla vita come i denti ingialliti
    testimonianza stessa dell’irrazionalità della violenza e della brutalità
    Non ha lasciato una scuola però avrà tantissimi seguaci detti Caravaggeschi che cercheranno di dipingere come lui
    Tra questi anche Artemisia Gentileschi
    Subì la violenza
    ogni volta la violenza è presente nei suoi dipinti